Continua l’impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno sul progetto di diffusione della “cultura della legalità” anche con gli studenti più grandi che frequentano le scuole superiori. Dopo i molteplici incontri avvenuti con i giovani alunni delle scuole elementari e medie, il Tenente Colonnello Antonio Ciervo del Comando Provinciale Carabinieri di Livorno insieme al Tenente Gianraffaele Di Risi, Comandante della Compagnia di Livorno, in occasione della “Giornata della Legalità”, ricorrenza che come ogni anno si celebra il 23 maggio, data dell’anniversario della strage di Capaci in cui hanno perso la vita il Giudice Giovanni Falcone e la sua scorta. L’incontro, avvenuto ieri 29 maggio, ha visto gli Ufficiali impegnati sui temi della legalità con gli studenti livornesi dell’Istituto Superiore Tecnico Nautico “Cappellini” e dell’Istituto Professionale di Istruzione Superiore “Orlando” all’interno delle aule magne delle rispettive scuole.
Sono stati coinvolti nell’evento altamente formativo circa 200 ragazzi appartenenti ad 8 classi: 4 del Nautico “Cappellini” e 4 del Professionale “Orlando”.
Nell’occasione sono stati affrontati molti temi di straordinaria attualità: si è spaziato dall’approfondimento sui rischi che si possono correre con l’abuso di sostanze siano essi alcolici che le diverse droghe ormai purtroppo diffuse e facilmente reperibili nei mercati illegali; ai discenti che attraversano la fase adolescenziale sono stati illustrati e spiegati anche i danni alla salute legati ad ogni tipo di abuso nonché le conseguenze sul piano strettamente giuridico che possono intervenire se malauguratamente dall’assunzione e quindi la dipendenza si entra poi nella vorticosa filiera delle cessioni sino ad arrivare ai fenomeni più strutturati di racket connessi con il mercato internazionale degli stupefacenti.
Non sono mancati alcuni cenni fatti dagli insoliti “carabinieri docenti” per l’occasione, sulla recente diffusione delle ultime cd. droghe sintetiche; la platea degli studenti è stata molto attenta nell’ascolto dei danni irreparabili all’organismo che queste sostanze chimiche, nate per un uso strettamente sanitario, possono ingenerare negli ignari assuntori e soprattutto sul sistema nervoso e cerebrale.
Gli Ufficiali hanno affrontato con la platea dei discenti anche i temi sempre di strema attualità inerenti la “tutela dell’ambiente” e la “salvaguardia dei beni pubblici” evidenziando ai ragazzi soprattutto il ruolo attivo che ogni cittadino dell’era moderna dovrebbe assumere consapevolmente per migliorare la società in genere intesa in ogni suo aspetto e bene che, nella tradizione latina era riassunto e compreso nel concetto della cd. res publica. Di tal guisa gli Ufficiali si sono soffermati anche per evidenziare le conseguenze degli atti vandalici e degli imbrattamenti contro edifici pubblici ed i beni della comunità in genere, sia sul piano giuridico penale degli autori che sugli aspetti del costo sociale conseguente alle relative operazioni di pulizia e di rimessa in pristino.
In ultimo, gli studenti sono stati coinvolti in un interessante dibattito sulla tematica relativa all’approccio con le tecnologie più avanzate, la loro ormai irreversibile influenza sulla vita di tutti i giorni soffermandosi sulle attività svolte dall’Arma dei Carabinieri tese al contrasto dei reati commessi proprio sul web, quindi alle nuove fattispecie di illecito nate insieme e a causa di internet, nonché di tutti i rischi che si possono celare dall’anonimato cibernetico digitale per gli adolescenti ovvero i loro coetanei. Agli studenti gli Ufficiali hanno spiegato che dette criticità possono spaziare dalla semplice truffa o raggiro (restando nell’alveo dei reati contro il patrimonio) arrivando a forme di reato contro la persona ben più invasive e gravi quali ogni forma di abuso e divulgazione di immagini negli spazi digitali più difficilmente monitorabili primo fra tutti il cd. dark web.
Molte sono state le domande rivolte al Ten. Col. Ciervo ed al Ten. Di Risi dagli studenti del “Cappellini” e dell’“Orlano”, soprattutto sulla struttura dell’Arma dei Carabinieri ed in particolare del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno con i suoi aspetti operativi che non si limitano alle cosiddette attività di prevenzione e repressione dei reati sul territorio ma intervengono in ogni materia grazie anche ai cosiddetti comparti specializzati dell’Istituzione che sono comunemente conosciuti come i reparti speciali.
L’iniziativa, che ha riscontrato grande partecipazione e curiosità, si colloca nell’ambito del contributo alla formazione della “cultura della legalità” che l’Arma persegue da tempo su scala nazionale grazie al protocollo d’intesa con il M.I.M. Ministero dell’Istruzione e del Merito, avviato da tempo con ottimi riscontri su tutto il territorio della provincia labronica grazie alla fattiva, sinergica e costante collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dei Dirigenti Scolastici ed i Docenti.