In questo fine settimana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Livorno, dopo aver svolto un’attività di monitoraggio, hanno arrestato un cittadino nordafricano trentenne, indiziato di spaccio di stupefacenti.
Durante le operazioni preventive di contrasto allo spaccio di stupefacenti sono state passate al setaccio le aree centrali urbane di piazza Garibaldi, piazza della Repubblica, piazza XX Settembre e vie minori limitrofe, e i quartieri Corea e Shangai.
Nei pressi dell’abitazione in cui risiede il trentenne ora indagato, nel centro di Livorno, erano stati registrati insoliti movimenti di persone che avevano destato loro sospetti, lasciando presagire un’attività continuativa di spaccio. Avuta contezza dei riscontri ottenuti dalle indagini, i militari hanno pertanto eseguito una perquisizione domiciliare d’iniziativa a suo carico. L’attività in questione ha consentito di recuperare oltre 850 grammi di hashish, occultato in un sacchetto di plastica posizionato in modo defilato sul terrazzo di casa, materiale idoneo al confezionamento di dosi da smerciare e 7000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
L’operazione di polizia giudiziaria odierna va a sommarsi ad un’azione incessante e intensa dei Carabinieri delle Compagnie di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, impegnate a individuare e disarticolare centrali dello spaccio disseminate nei rispettivi territori della provincia labronica, in cui nei recenti trascorsi sono state rinvenuti veri e propri contesti organizzati in ogni dettaglio nella preparazione e confezionamento di dosi pronte per la vendita. Il più delle volte sono stati i movimenti sospetti delle persone che si recano ad acquistare lo stupefacente a destare l’attenzione degli operanti. Fra gli interventi condotti dai carabinieri labronici bisogna andare indietro dalla primavera del 2024, verso la fine del mese di marzo, a Campo nell’Elba, dove un quarantacinquenne deteneva in casa 1,5 kg fra cocaina e hashish e tutto il necessario per venderli in dosi già pronte. L’11 aprile è la volta di Cecina, dove in un’abitazione “negozio” di dosi di cocaina è stato recuperato mezzo chilo circa di sostanza, bilancini e macchina per il sottovuoto delle dosi. Il 17 maggio è la volta di uno straniero del nord Africa a Piombino, organizzato per la vendita anche a domicilio con tutto il necessaire nel marsupio per tagliare pesare e confezionare la droga pret à porter ed a casa quasi mezzo chilo fra cocaina, hashish ed eroina. Il 28 maggio, a Rosignano Marittimo, una casalinga trentacinquenne dell’Est Europa, insospettabile, nasconde in casa un etto e mezzo di cocaina, denaro contante ed il solito negozio apparecchiato per la preparazione di dosi. Il 20 giugno a Livorno un uomo sulla sessantina in casa, oltre stupefacenti di ogni tipo, detiene un “libro mastro” dove annota le consegne ai “clienti”. Il 17 luglio i carabinieri di Rio rinvengono un bazar della droga ed in casa, oltre alla droga e i soldi, l’indagato possiede persino un piccolo manuale tascabile dal titolo “coca e cocaina” in cui l’autore disquisisce la storia, la modalità d’abuso, i traffici, la tossicità, insomma una guida completa che approfondisce tutti gli aspetti legati agli stupefacenti del nostro tempo. L’8 agosto a Cecina due giovani di origine straniera vengono sorpresi con oltre 100 dosi pronte per lo smercio, altro stupefacente e materiale per prepararne e pesarne di nuove; detenevano anche un machete. Il 19 agosto a Campo nell’Elba un giovane è stato arrestato poiché deteneva in casa una centrale con oltre 1 kg fra hashish e cocaina e ben 4.000 euro in contanti. Questi i casi più risalenti, cui si sommano le operazioni più recenti concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno impegnati nell’azione di contrasto al traffico e consumo di droga e che hanno consentito nell’ultimo periodo di portare alla luce e disarticolare vere e proprie centrali dello spaccio approntate all’interno di private dimore.
Tutto lo stupefacente, il denaro ed i materiali per la pesatura e confezionamento delle dosi, al termine delle rituali operazioni di refertazione e repertamento, sono stati sottoposti a sequestro, mentre l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini spaccio di stupefacenti. Su disposizione dell’AG labronica competente è stato ristretto presso la locale casa circondariale Le Sughere di Livorno in attesa delle disposizioni del GIP che ha convalidato l’arresto confermando a suo carico la misura cautelare in carcere ove pertanto è stato trattenuto.
