Articolo scritto da Marco Biagi educatore professionale 4humans
Viviamo in un mondo che cambia rapidamente, con eventi globali che si susseguono a un ritmo vertiginoso. Questo scenario ci impone di riflettere su come affrontare le nuove sfide nella vita quotidiana. In particolare, una tendenza emersa negli ultimi anni, è quella delle "Grandi Dimissioni", un fenomeno in cui molte persone, non solo manager e imprenditori, decidono di lasciare il loro lavoro in cerca di nuove opportunità o per recuperare il tempo perso con la famiglia e gli affetti.
Oltre a queste dimissioni spontanee, un altro fenomeno evidenziato è un progressivo disimpegno delle persone al lavoro. Non si tratta di un abbandono fisico del posto di lavoro, ma di una forma di ritiro psicologico: i dipendenti fanno solo il minimo indispensabile, senza investire energia emotiva o creativa. Questo comportamento è spesso il preludio a una ricerca attiva di nuove opportunità, che offrano crescita, formazione e prospettive di carriera.
Cosa sta cambiando?
Questi fenomeni evidenziano un cambiamento profondo rispetto agli anni precedenti la pandemia. La visione del lavoro come centro della vita, basata su gerarchie rigide e una dedizione totale, sta cedendo il passo a una nuova mentalità, in cui la vita personale e il benessere emotivo occupano un posto di primo piano. Il posto fisso, un tempo ambito e considerato sicuro, ha perso gran parte del suo fascino. Persino i concorsi pubblici, una volta visti come garanzia di stabilità, non attraggono più come in passato. E quando qualcuno li vince, spesso rinuncia all'incarico, specie se comporta un trasferimento lontano dalla propria residenza.
In cosa ricercare le cause
Ma cosa ha portato a questo cambiamento? Certamente, i nuovi scenari mondiali hanno giocato un ruolo cruciale, ma la radice del problema sembra essere più profonda e legata alla crisi dei valori. Oggi, molti giovani sembrano privi di motivazione, e questa disaffezione verso il lavoro può essere collegata a una mancanza di orientamento che spesso ha origine in famiglie disgregate o prive di una guida solida.
Tuttavia, non è solo una questione di contesto familiare o sociale. C'è una crescente consapevolezza che il modello di vita basato su una dedizione totale al lavoro non sia più sostenibile. La società moderna richiede un nuovo equilibrio, dove il lavoro non sia più l'unico fulcro della vita, ma una delle componenti di un'esistenza più equilibrata e soddisfacente.
Cosa significa tutto questo per l'uomo e la donna comuni? La risposta è semplice, ma non banale: per vedere un cambiamento nella propria vita, bisogna prima cambiare sé stessi. Questo non significa necessariamente stravolgere tutto, ma piuttosto rivedere le proprie priorità, dedicare più tempo a ciò che conta davvero, e cercare un equilibrio tra lavoro e vita personale.
Cosa vuoi fare?
Uno dei primi passi per attuare questo cambiamento è stabilire obiettivi chiari e realistici, non solo nel lavoro, ma in tutte le aree della vita. Sapere cosa si vuole raggiungere e come ci si propone di farlo è essenziale per sentirsi motivati e soddisfatti. Inoltre, è importante coltivare un senso di appartenenza e identificazione, sia nella famiglia che nel lavoro. Questo può essere ottenuto attraverso una comunicazione aperta e un sostegno reciproco, elementi che contribuiscono a creare un ambiente più sereno e produttivo.
Un altro aspetto fondamentale è la formazione continua. Non si tratta solo di acquisire nuove competenze professionali, ma anche di crescere come persone, sviluppando la propria intelligenza emotiva e la capacità di affrontare le sfide della vita con resilienza e ottimismo.
Infine, per promuovere un vero cambiamento, è necessario adottare uno stile di vita più sostenibile e rispettoso delle esigenze personali. Questo può significare ridurre l'orario di lavoro, organizzare meglio le proprie giornate o semplicemente imparare a dire "no" quando necessario.
Il cambiamento non è mai facile, ma è l'unica strada per migliorare. Ricordiamoci sempre che, per vedere un mondo migliore, dobbiamo prima migliorare noi stessi. Solo così possiamo costruire una vita più soddisfacente, equilibrata e in sintonia con i nostri valori più profondi.