Il Nucleo Operativo e Radiomobile di Livorno nei giorni scorsi ha eseguito, a carico di una donna sulla quarantina, originaria di Livorno, già gravata da pregiudizi per reati connessi agli stupefacenti, un provvedimento che aggrava, sostituendola, la misura cautelare dell’obbligo di dimora con permanenza notturna in casa con quella degli arresti domiciliari. L’operazione è scaturita da un provvedimento emesso dall’AG di Livorno a seguito di ripetute violazioni, tutte accertate e debitamente riferite all’AG dai carabinieri, degli obblighi imposti che in più occasioni vi avrebbe contravvenuto.
A monte delle odierne determinazioni risaltano condotte a carico dell’indagata in cui la stessa sarebbe stata sorpresa in reiterate occasioni dai carabinieri infrangere la vigente norma in materia di stupefacenti, frequentatrice e vicina agli ambienti labronici connessi al traffico di stupefacenti.
In esito alle valutazioni sulle ripetute condotte dell’indagata, la misura in atto non è stata più ritenuta idonea e sufficiente a garantire le esigenze di sicurezza e di legalità e pertanto è stata ristretta presso la propria residenza labronica per restarvi in regime di arresti domiciliari.