I Carabinieri della Stazione di Rosignano Solvay hanno denunciato in stato di libertà all’AG di Livorno, per furto, un uomo di origini straniere oltre la quarantina, già noto alle forze dell’ordine.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri a seguito della denuncia di furto presentata un paio di mesi addietro da una donna del posto dopo aver appurato che dalla propria autovettura, parcheggiata sulla via nel piccolo centro rosignanese, erano stati rubati diversi effetti personali, congegni elettronici, autoradio e capi di abbigliamento.
I carabinieri della Stazione di Rosignano Solvay, acquisiti tutti gli elementi utili, avvalendosi anche di contributi informativi e di tracce video registrate da sistemi di videosorveglianza pubblici e privati delle aree di interesse, hanno ricostruito la vicenda e in particolare individuato nel quarantenne il presunto responsabile, riconosciuto dai tratti fisiognomici e dall’abbigliamento distintivo già utilizzati in altre occasioni. L’uomo, originario dell’est Europa, infatti, non sarebbe affatto nuovo a episodi del genere, in quanto i militari lo avevano già denunciato per fatti analoghi, accaduti nello stesso periodo di tempo e nella stessa zona residenziale che il presunto autore era solito percorrere a piedi. In alcune occasioni si sarebbe anche spinto a utilizzare una carta di credito rubata su un’altra auto in sosta per effettuare degli acquisti ad un distributore automatico utilizzandola in modalità contactless per procurarsi quei generi (alimentari, tabacchi e altro) per cui non occorre la digitazione del pin. Le operazioni di indebito utilizzo dello strumento elettronico sarebbero state eseguite dal malfattore nei distributori della zona e usando la strategia di fare più acquisti di modico importo.
Determinante nella intera ricostruzione dei fatti è stata la profonda conoscenza del territorio dei carabinieri di Rosignano Solvay che riuscendo, dopo avere acquisito tutti gli elementi utili, a metterli a sistema anche in relazione ad ulteriori furti patiti da altri cittadini che avevano presentato denuncia, hanno potuto tracciare un quadro indiziario ben strutturato identificando il sospettato autore.