I Carabinieri della Stazione di Castiglioncello, dopo alcuni accertamenti e indagini scaturiti dalla denuncia di una sessantenne, hanno identificato il presunto autore di un raggiro messo in atto attraverso una nota applicazione di messaggistica istantanea.
La vittima, tratta in inganno dal tono confidenziale ed allarmante del messaggio che le era giunto sulla propria utenza mobile, benché proveniente da un’utenza a lei sconosciuta, è stata indotta a credere di parlare con il proprio figlio il quale, con un nuovo numero telefonico, le avrebbe chiesto l’invio immediato di denaro per aver smarrito tutti gli effetti personali e trovarsi in un momento di grave difficoltà.
La donna, in comprensibile apprensione, ha quindi effettuato una ricarica di oltre 900 euro su una carta prepagata fornitale dall’interlocutore. Nonostante il cospicuo versamento, le è stato chiesto con insistenza ulteriore denaro facendo insorgere nella donna dei dubbi che l’hanno indotta a contattare il figlio sulla solita utenza scoprendo il raggiro.
La vittima dell’odiosa truffa si è quindi rivolta ai carabinieri della Stazione di Castiglioncello i quali, nel giro di poco tempo, mediante un’attività di indagine condotta anche eseguendo l’analisi sui flussi di denaro, sono riusciti a identificare il presunto autore della truffa.
Si tratta di un di trentenne campano con altri precedenti all’attivo che è stato denunciato in stato di libertà all’A.G. di Livorno.
Si rammenta che in caso di richieste di denaro pressanti ed insolite provenienti da sedicenti parenti o amici, è sempre opportuno effettuare un riscontro, tramite gli abituali canali di comunicazione. Pochi secondi o qualche minuto possono evitare di cadere vittima di un raggiro, strutturato per far leva su sentimenti di apprensione e sulla rapidità al fine di non permettere verifiche. Se, per qualche motivo, non si dovesse riuscire a contattare il proprio amico/congiunto, ci si può rivolgere al 112.