Torna finalmente sulle scene dopo quasi sei anni Marco Conte, attore, regista, direttore artistico della compagnia Vertigo. Questa volta non si tratta del monologo comico autobiografico che per più di vent’anni ha fatto ridere centinaia di spettatori: il celeberrimo “Livorno amore mio”, ma un monologo emozionante, tenero e drammatico. Il titolo è “L’occhio di vetro che vedeva lontano”. In scena sabato 1° febbraio alle 21,00 con replica domenica 2 febbraio alle 17,00. Al teatro Enzina Conte del Vertigo. Lo spettacolo ha debuttato nel 2021 nella rassegna Scenari di Quartiere ma con le restrizioni Covid fu rappresentato in formato “reading” in una splendida terrazza sul viale d’Antignano. Stavolta una versione teatrale pressochè totalmente a memoria, con gli affetti audio curati da Roberto Pacini ed il disegno luci di Ugo Zammit.
8 settembre 1943, la flotta italiana, al comando dell'ammiragio Bergamini, parte dal porto di La Spezia alla volta di Salerno per impedire lo sbarco degli americani. L'armistizio era già stato firmato, ma L'ammiraglio Bergamini non ne era a conoscenza. Il primo aereo inglese avvistò la flotta e li sorvolò a distanza, fu ritenuto un aereo nemico in ricognizione. Successivamente una squadriglia di caccia bombardieri tedeschi decollò da una base francese con l'ordine di affondare la flotta italiana. Cosa accadde? Come? Che ne fu di quei 2000 tra marinai, sottufficiali, ufficiali?
La storia drammatica, romantica e struggente di uno di questi: Michele Scotto sopravvissuto all'affondamento della Corazzata Roma nel 1943. Un racconto da ascoltare con le orecchie e col cuore. Una ricostruzione storica e coinvolgente di un grande uomo. Un uomo che a soli 23 anni si è trovato a subire una tragedia più grande di lui. Uno spettacolo dedicato a Michele Scotto e a tutta la gloriosa Marina Militare italiana.
Per prenotazioni 0586210120, anche con segreteria telefonica, oppure tramite whatsapp al numero 3805842291. Ingresso intero 12 € - ridotto 7 € per ragazzi sotto i 12 anni ed allievi della scuola di arti sceniche.
Il Vertigo, la nostra storia
L'Associazione Culturale Vertigo nasce nel dicembre del 1994 da un pool di attori provenienti da varie esperienze teatrali con la volontà di gestire uno spazio proprio.
La prima sede è un piccolo fondo in Via Gramsci che può ospitare cinquanta spettatori, con un palco di 3m x 4m. Iniziano qui i primi corsi di teatro e la prima stagione teatrale, che vede produzioni Vertigo e ospita spettacoli di Compagnie esterne della città e della regione.
Il primo spettacolo della prima stagione teatrale fu il 4 febbraio 1995, con il cabarettista Paolo Migone. Un esilarante monologo dal titolo “Un pulcino di nome Attila”. Il primo spettacolo di produzione Vertigo è un testo nato con la tecnica dell'improvvisazione durante un corso sulla comicità tenuto da Marco Conte: la divertente commedia "Chissà chi ce l’ha”. La rappresentazione riscuote un grande successo sia di pubblico che di critica, vincendo svariati premi, tra cui il "Premio Lenci" alla rassegna Teatro Estate a Viareggio. In quell'occasione è premiata non solo la commedia, ma anche, come migliore attrice, l'allieva Paola Pasqui, divenuta oggi una delle più apprezzate attrici e autrici labroniche, nonché valida insegnante del team di docenti della scuola di arti sceniche di cui fanno parte anche Alessio Pianigiani, Sergio Giovannini, Barbara Mugnai… e molti altri ancora, così difficile da menzionarli tutti.
I successi ottenuti sono lo stimolo giusto per continuare e allargare questa esperienza. Si cerca per prima cosa un posto più grande e a fine 1995 il Vertigo si sposta sugli Scali del Pesce, situato nel caratteristico quartiere La Venezia, cuore storico della città di Livorno; quartiere amato dal Presidente Marco Conte, il quale aveva intuito lo sviluppo che avrebbe avuto la manifestazione Effetto Venezia, divenuta oggi un evento conosciuto a livello nazionale e che dal 1986 anima le estati livornesi.
La nuova sede ha il doppio delle poltroncine: 100 posti! Da allora è una continua crescita segnata da tanti successi e gratificazioni
Nasce nel 1996 la Scuola di Dizione e Recitazione Vertigo diretta da Enzina Conte (madre del direttore artistico Marco Conte), insegnante di prestigio apprezzata e conosciuta in tutta Livorno, per aver contribuito alla formazione di centinaia di allievi attori nelle sue precedenti esperienze svolte in autonomia e successivamente in collaborazione con il gesuita Padre Valentino Davanzati. Il numero degli attori si incrementa notevolmente, fino alla realizzazione della prima stagione teatrale che vede costantemente il tutto esaurito. Il numero dei soci frequentatori cresce nel giro di poco tempo, così come il numero degli allievi della scuola. Contemporaneamente, viene fondata la Compagnia Vertigo, sotto la direzione artistica di Marco Conte. Da lì, nel 2011 il Vertigo si sposta nell'attuale sede di via del Pallone 2: un locale di 520 mq ex supermercato, realizzando di fatto un'azione in controtendenza, poiché è il primo caso in Italia di supermercato che diventa un teatro, quando solitamente accade il contrario. Viene realizzato un teatro da 150 posti, tre aule didattiche, costumeria, laboratorio scenografico, magazzino materiali ed oggettistica, camerini e bagni. Il progetto è stato reso possibile grazie al lavoro di tutta l'associazione che negli anni ha saputo gestire risorse ottenute esclusivamente dalla propria attività ed anche dal mecenatismo della socia Mariana Kellond cha ha finanziato una consistente parte delle spese.
Fondamentale la collaborazione del vicepresidente Ugo Zammit, di Patrizia Coli, Sergio Brunetti, Claudia Baroni, ed altri preziosi collaboratori come Roberto Pacini, Fulvio Puccinelli, Barbara Pettinati.
Il nuovo Teatro Vertigo, oggi Teatro Enzina Conte in memoria della direttrice della scuola mancata ad ottobre 2018, è anche luogo di casting importanti, come "La Prima cosa bella" di Virzì", "La Passione" di Mazzacurati e recentemente "Delitti del Bar Lume" e “Solo una Madre” di V. Incontrada.
Non si contano le partecipazioni della Compagnia a rassegne di teatro in Toscana e fuori regione, tra cui la collaborazione con gli studi sociali Giorgio La Pira di Ponsacco con cui da 25 anni partecipa alla rassegna teatrale Vivi Città. La compagnia Vertigo ha anche qualche record: e’ l’unica compagnia al mondo che è riuscita a mettere in scena lo spettacolo considerato il più difficile del mondo: Rumori fuori scena, con due cast intercambiabili. Due spettacoli: Il Natale di Olimpia di Consalvo Noberini e Dai Parenti mi guardi Iddio, furono campioni d’incasso al teatro Goldoni.