Nel pomeriggio di ieri, 4 giugno, i poliziotti del posto di Polizia ferroviaria di Livorno venivano contattati telefonicamente dalla receptionist del Villaggio “Mietta” di Castiglioncello, che li informava del fatto che una coppia di turisti svedesi con il loro bimbo di 11 mesi erano arrivati poco prima nel villaggio con un treno proveniente da Firenze e avevano lasciato il proprio zaino con all’interno non solo i loro passaporti ma ancora più importanti i farmaci salvavita per il loro bambino affetto da una particolare malattia. La madre sosteneva che probabilmente avevano lasciato lo zaino sul treno da Firenze a Livorno e quindi il personale si prodigava a contattare il capotreno e il Dirigente di Movimento, ma sul treno in questione, che intanto aveva assunto altra denominazione, non veniva trovato niente. Allora i poliziotti si concentravano a ricercare il secondo treno, che da Livorno li avrebbe portati a Castiglioncello, e contattato il D.M. scoprivano che il mezzo aveva preso la denominazione di 29498 di cui si rintracciava sia il macchinista che il treno in questione: si trovava nella stazione di Livorno Centrale al binario 6 in attesa di partire per Firenze.
Giunti subito sul posto, veniva ritrovato lo zaino, con all’interno i passaporti della famiglia, varie tipologie di medicinali ed effetti personali.
Rientrato in ufficio ed avvertita la famiglia svedese, il personale della Polfer partiva in direzione del villaggio turistico con lo zaino e le medicine salvavita.
La madre del piccolo visibilmente commossa ringraziava i poliziotti; giungeva subito dopo il marito con il piccolo Melker in carrozzina, e in inglese la signora diceva al marito “Sono arrivati i nostri angeli”.